Il cuore di una giraffa in cattività è dodici chili più leggerora cconta la storia di Lenka la giraffa, prendendo spunto dalla storia dell'acquisizione di animali del Sud Globale da parte della Cecoslovacchia negli anni '50. Interpretata attraverso prospettive ecologiche e decoloniali contemporanee, il progetto costruisce uno spazio per immaginare nuovi modi di relazionarsi con la natura ai giorni nostri.
La storia di Lenka la giraffa ha dato il via al progetto collaborativo dell'artista ceca Eva Koťátková. Il progetto è curato da Hana Janečková e realizzato in collaborazione con Himali Singh Soin, David Soin Tappeser (Hylozoic/ Desires),Gesturing Towards Decolonial Futures e gruppi di bambini ed anziani. Il commissario della rappresentazione ceca alla Biennale Arte 2024 è Michal Novotný, direttore della Collezione d'arte dopo il 1945 alla Galleria Nazionale di Praga.
Lenka fu catturata in Kenya nel 1954 e trasportata allo Zoo di Praga, dove divenne la prima giraffa cecoslovacca. Sopravvisse solo due anni in cattività, dopo la sua morte il suo corpo fu donato al Museo Nazionale di Praga, dove fu esposto come semplice artefatto museale fino al 2000
Il progetto collaborativo di Eva Koťátková per la rappresentazione della Repubblica Ceca alla 60.Esposizione Internazionale d́´Arte della Biennale di Venezia ripensa la storia di Lenka come un incontro poetico e fisico per il pubblico, i collaboratori invitati e l'artista, ma anche come un luogo di intervento critico nei rapporti tra istituzioni e il mondo naturale."Vedo la storia di Lenka come molto più di unprogetto di mostra, ma come una struttura aperta in cui possono essere ascoltate voci silenziose e storie multiple, al di là delle storie ufficiali. Sono molto grata per tutte le collaborazioni ispirate che, si spera, continueranno e si evolveranno anche dopo la fine della mostra della biennale. Credo fermamente che la storia di Lenka sia altrettanto importante da raccontare nelle scuole e in altri contesti non artistici per stimolare l'immaginazione su mondi più equi e empatici", dice Eva Koťátková.Il progetto si propone di interrogare le gerarchie, la violenza e le pratiche estrattive incorporate nel modo in cui incontriamo, osserviamo e impariamo sugli animali,suggerendo modalità diverse di coinvolgimento in cui la cura,l'immaginazione e le emozioni sono altrettanto importanti della narrazione storica.
Foto © Aleksandra Vajd, NGP
Illustrazioni © Eva Koťátková